di Francesco Sblendorio

Da Canton ad Assisi passando per Podgorica: ecco quali sono le 16 città "gemellate" con Bari
BARI – Se trovare un amico è trovare un tesoro, Bari può stare piuttosto tranquilla, visto che di amici sparsi per il mondo ne ha all’incirca 17 milioni e mezzo. A tanto ammonta infatti la somma degli abitanti delle città che con il capoluogo pugliese hanno stretto accordi di “gemellaggio”, finalizzati in prevalenza allo scambio culturale e di esperienze nei settori commerciale, turistico e religioso.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Attualmente sono 16 i comuni con cui Bari ha allacciato rapporti di fratellanza. Tra questi, quello di più vecchia data risale al 1986 e il più recente al 2019. Alla base di tali relazioni ci sono motivazioni diverse: su tutte, affinità geografiche ed economiche, legami spirituali ed eventi storici condivisi. (Vedi foto galleria)

Le “sorelle” si trovano in tre continenti: Europa, Asia e America, con l’Italia e la Russia come Paesi più rappresentati. La più lontana dista 12.350 chilometri: è Canton, in Cina, che è anche la più grande con i suoi quasi 15 milioni di residenti. La più vicina è San Giovanni Rotondo (Foggia), a 145 chilometri dalla città di San Nicola, mentre la più piccola è Celle di San Vito (Foggia), con soli 144 abitanti.  

L’amicizia con Canton nacque nel 1986 quando il sindaco del più grande centro costiero della Cina meridionale firmò con il primo cittadino barese, Francesco De Lucia, un accordo per favorire «scambi e ampie collaborazioni nei settori economico, commerciale, tecnico, scientifico, culturale, educativo, sanitario, sportivo, turistico e di gestione del territorio», a cui si aggiunsero nel 2011 gli ambiti «della pianificazione urbana, dell’ambiente e della salute pubblica».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Lo stretto legame tra Bari e l’Oriente fu poi rimarcato dai tanti accordi con luoghi a est dell’Adriatico, soprattutto Russia, Paese che condivide con il capoluogo pugliese la comune devozione per San Nicola. Il primo porta la data del 18 maggio 2010 e sancisce l’amicizia con la città di Sergiev Posad, 98.800 abitanti a 70 chilometri a nord-est di Mosca.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Del 13 dicembre 2011 è invece il patto di gemellaggio con il piccolo centro di Zviozdnyj (Città delle Stelle o degli Astronauti). Il paese, a 32 chilometri da Mosca, dagli anni 60 è stato centro di ricerca spaziale o di addestramento dei cosmonauti. Anche in questo caso, il comune denominatore con la Puglia è il santo patrono di Bari che, al contempo, è anche protettore degli astronauti russi.  
 
Un anno dopo, il 17 maggio 2012, arrivò l’accordo con Kostroma, 277mila abitanti a 340 chilometri a nord-est della principale città della Federazione ex sovietica. Nel 2013 fu invece la volta del patto con Vladimir, 357mila residenti e capitale russa al 1169 al 1238.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Poi c’è il Montenegro, dove due città hanno firmato con Bari atti di collaborazione e gemellaggio. La capitale Podgorica e la costiera Bar. La prima corrisponde alla vecchia Titograd, così chiamata dal 1946 al 1992 in onore del dittatore Tito. Un primo patto di fratellanza con Bari risale al 1995, poi confermato nel 2004.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Un iter simile dette il via all’amicizia con Bar, poi rafforzata in anni recenti. Detta anche Antivari, letteralmente “di fronte a Bari”, la città montenegrina venne “collegata” con il capoluogo pugliese da Guglielmo Marconi, che nel 1904 compì la prima trasmissione radio attraverso l’Adriatico.


Bari in Europa è anche “amica” della tedesca Hamm (181.700 residenti nella Renania settentrionale-Vestfalia) dal 21 maggio 2021. Data in cui è sancito a livello istituzionale un rapporto inaugurato già nel 2017 tra due scuole: la barese “Marco Polo” e la teutonica “Friedrich-List-Berufskolleg” sui temi della rigenerazione urbana e della valorizzazione dei siti di archeologia industriale, civile e militare.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Americana è invece l’unica capitale gemellata con il capoluogo pugliese, dal 15 luglio 2019. È San Josè, in Costarica, quasi un milione e mezzo di abitanti.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

I sette comuni italiani “fratelli” sono poi distribuiti in cinque regioni. Partendo da nord, il primo che incontriamo è Bologna, legato a Bari dal ricordo dell’attentato alla stazione ferroviaria in Emilia avvenuto il 2 agosto 1980, che provocò la morte di 85 persone, molte delle quali pugliesi. A novembre 2009 venne quindi stipulato il gemellaggio con l’intenzione di sollecitare la coscienza civile al rispetto della legalità.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

A motivi religiosi è invece connessa l’amicizia sancita nel 2018 tra Bari e Assisi e in particolare alle figure di San Nicola e San Francesco, simboli di accoglienza legati anche artisticamente. Nella basilica inferiore dedicata a quest’ultimo, infatti, si segnala una cappella consacrata al vescovo di Myra, affrescata dai maestri giotteschi tra il 1308 e il 1310.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

E sempre San Nicola è alla base del gemellaggio stipulato nel 2019 con Vasto (Chieti), città di origine di numerosi ziazì che almeno due volte l’anno giungono a Bari per venerare il santo patrono. Molti di loro, lungo il tragitto si fermano a pregare nei santuari garganici di San Pio e San Michele Arcangelo, rispettivamente a San Giovanni Rotondo e Monte Sant’Angelo. Località che, in virtù proprio della loro posizione sull’itinerario nicolaiano dei pellegrini, firmarono nel 2013 un patto con il capoluogo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Poco più nord c’è Colletorto, meno di 1.700 abitanti in provincia di Campobasso, gemellata con Bari dal 2011. Quattro anni prima il piccolo centro molisano aveva già stretto un patto di amicizia con la IV Circoscrizione Loseto-Ceglie-Carbonara, a seguito dell’intitolazione di un plesso dell’istituto barese “Giovanni Paolo II” alla maestra Carmela Ciniglio. Quest’ultima il 31 ottobre 2002 rimase vittima assieme ai suoi alunni del terremoto che distrusse la scuola di San Giuliano di Puglia, distante solo 6 chilometri da Colletorto.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ultima anche per grandezza è Celle di San Vito, 40 chilometri a ovest di Foggia. Il 21 febbraio 2014 fu il suo sindaco a chiedere a Bari di stringere un gemellaggio, in modo da legare simbolicamente il comune più popoloso e quello meno “affollato” della Puglia, che all’epoca aveva 171 abitanti, nel frattempo scesi a soli 144.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

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